Purtroppo l’aiuto che arriva alle mamme in attesa o alle neo-mamme dalla società in genere riguarda più consigli pratici su parto, allattamento, pappe e pannolini, piuttosto che informazioni su come nasce e si costruisce la relazione col proprio bambino, su quali emozioni, difficoltà, crisi possano scatenare la gravidanza e la maternità e su come tutte si possano affrontare in maniera efficace.
Inoltre nell’immaginario collettivo la gravidanza e la maternità sono eventi connotati sempre e solo in senso positivo: la madre deve essere felice per definizione e non può permettersi di avere problemi o se li ha deve reagire in nome dell’amore per il figlio e il marito.
In realtà, se ci si ferma ad ascoltare una donna che è in attesa di un figlio o che lo ha appena avuto, si scoprirà che i sentimenti e le emozioni non sono certo racchiudibili in tali luoghi comuni. Emergeranno invece spesso la paura, la fatica, il senso di colpa, l’inadeguatezza, l’impotenza, la rabbia.
Capita spesso sentirsi dire: “Ce la farò?” oppure “Sono malata se penso che non ce la faccio?”. In realtà, quando nasce un bambino, nasce anche una madre che ha bisogno di sostegno e cura quanto il bambino che deve nascere o è appena nato.
Il sostegno psicologico, l’incoraggiamento, l’ascolto ed il rispetto delle proprie sensazioni e stati d’animo è sicuramente basilare per la mamma in attesa o per la neomamma. Per offrire cure ad un piccolo totalmente dipendente è indispensabile essere psicologicamente ed emotivamente in grado di farlo, e questo può avvenire solamente se una madre è, a sua volta accudita, se i suoi vissuti, anche e soprattutto quelli negativi, sono accolti e non rifiutati come “anormali”.
È importante sapere che ci si può sentire inadeguate, impotenti, in colpa, arrabbiate, esauste, distrutte e che questo non significa essere madri “cattive”.
È importante però parlare di tutti questi sentimenti, non isolarsi, non chiudersi al mondo credendo di essere sbagliate. Il servizio si propone appunto di stabilire una relazione accogliente con le donne in gravidanza e le neo-mamme, così da offrire loro uno spazio protetto in cui possano elaborare i vissuti complessi e spesso dolorosi che la maternità può talvolta attivare e di costituire un punto di riferimento immediato che risponda ai bisogni psico-relazionali delle gestanti e delle neo-mamme.
Restituire alle mamme in attesa o alle neo mamme il diritto di sentirsi inadeguate senza vergognarsene, significa offrire a ogni donna la possibilità di chiedere aiuto senza sentirsi fallita, o incapace; significa aiutare a vivere con maggiore serenità ed autenticità la sua esperienza di maternità.
"Non trasformare i tuoi pensieri nelle tue prigioni."
William Shakespeare
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